Grande successo per l’incontro con Gino Garbellini

Grande successo per l’incontro con Gino Garbellini.
Pubblichiamo il commento dell’Arch. Giorgio Cirilli, Consigliere della Fondazione dell’Ordine degli Architetti.

10 e lode !

Dieci sono infatti gli interessanti progetti presentati dall’Arch.Gino Garbellini al Munizioniere di Palazzo Ducale, per gli incontri di ITALIAN DESIGN, organizzato dalla Fondazione FOAGE. Folta è stata la presenza di tanti architetti che hanno seguito con grande interesse la brillante esposizione, assai ben documentata.

Presentato dal Presidente B. Besio lo Studio PIUARCH di Garbellini ha permesso di conoscere le esperienze di un gruppo di circa 40 architetti, età media circa 40 anni, non solo italiani, tra loro venezuelani, giapponesi e altri, che operano in ambito non solo italiano,  ma anche e significativamente estero.

Definiscono la loro attività  “progetto collettivo” per cui tutto lo Studio è partecipe di un unico legame emozionale. Molto del loro lavoro è rivolto ai concorsi di architettura,circa 1 al mese, vissuti  come “luoghi di misura” nel confronto con  altri anche se talvolta si tratta di “bagni di sangue” per la natura della competizione; spesso remunerativamente penalizzanti.

Il primo progetto presentato, il Concorso della Banca la BLF a Beirut,è stata l’occasione per un confronto in divenire con altri 6 studi architettura e committenza. L’esito appare ben integrato con la morfologia urbana che gli  ha ispirato il “nastro verde” modulato in basso sulla città e poi  verticalizzato.

Segue un altro concorso,questa volta a Milano Porta Nuova, con una forzatura del bando è stato proposto un edificio meglio rapportato con il tessuto edilizio circostante, di cui rispetta le altezze, con andamento curvilineo che consente una visione in movimento, “cinetica”, con due diverse e  interessanti modalità di soluzione degli opposti prospetti.

A S.Pietroburgo hanno vinto il GAZPROM HEADQUARTERS intervenendo sull’edificato esistente con formazione di 4 grandi cortili interni di affaccio, tra loro diversi”caleidoscopici” e rispettando la facciata su  strada con un  andamento reinterpretato dei tetti, caratteristico della città.

Meno fortunata l’esperienza a Riva del Garda; pur avendo vinto il concorso nel 2007, per una tipica ottusità burocratica ad oggi nulla stato avviato di un bel progetto che si sta “consumando”. A scala più minimalista, definito “lavoro sulle cose minute”, la Latteria  in Valtellina di grande leggerezza espressiva (edificio come paesaggio secondo Giò Ponti).

Una importante attività di PIUARCH è rivolta alla collaborazione con importanti marchi della moda Italiana(Dolce&Gabbana,Gucci,ecc) per spazi espositivi e direzionali. A Milano hanno realizzato,per D&G, la palazzina uffici con luminosa trasformazione di prospetti di edificio esistente e l’esposizione nell’ex cinema Metropol. Molto efficaci le “lamellature torcenti”poste sul prospetto. Nell’intervento all’interno sono significativi i contributi di Light Designers partecipanti al progetto. Ispirandosi alla Moda, per cui il vestito è fatto di dettagli, anche l’Architettura deve essere fatta di dettagli per questo lo Studio è attento in questo senso.

A Faenza PIUARCH ha progettato il Centro direzionale di BENTINI con una raffinata soluzione dei prospetti che sono corniciature di  multiple visuali prospettiche verso l’ambiente circostante.

Sull’area dell’ex fabbrica di aerei CAPRONI a Milano, per incarico della GUCCI,si è progettato “sopra la Storia” di un complesso industriale dei primi del ‘900,di cui sono stati conservati molti moduli costruttivi esistenti, riadattandoli a nuove funzioni espositive con equilibrato  inserimento di un edificio direzionale a torre.

In conclusione l’arch.Garbellini ha presentato due brevi video uno riguardante la realizzazione di una fantasiosa terrazza ad uso di “orto urbano” di 400 mq sulla copertura del loro Studio, l’altro un montaggio aggregativo, quasi un cartone animato,di sviluppo di  un’idea progettuale dagli elementi di base fino alla forma finale;quest’ultimo era rivolto criticamente alle prescrizioni “maniacali”di un  bando  di concorso a cui hanno partecipato.

L’esposizione è stata seguita con grande attenzione, certamente utile alla formazione degli Architetti.

Giorgio Cirilli
Consigliere Fondazione Ordine Architetti