Ambiente: al via il catasto regionale dei geositi

Regione Liguria, con la collaborazione scientifica del Dipartimento di Scienze della Terra, dell’Ambiente e della Vita (DiSTAV) dell’Università degli Studi di Genova, ha realizzato il Catasto regionale dei Geositi, ovvero la mappa con le località caratterizzate da aspetti geologici, geomorfologici, idrogeologici e pedologici di particolare rilevanza scientifica. 

La Liguria è tra le poche Regioni in Italia ad avere una specifica legge per la tutela e valorizzazione dei geositi. Attraverso lo studio ed il lavoro dell’Università e sotto il coordinamento dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), in attuazione dell’accordo di collaborazione tecnico-scientifica stipulato nel 2021, è stato effettuato un approfondito censimento regionale dei geositi, permettendo anche di aggiornare l’inventario nazionale.

Ad ogni geosito è stato attribuito un diverso livello di interesse scientifico (locale, regionale, nazionale) e sono state riconosciute le caratteristiche geologiche prevalenti e tali da renderlo di interesse nel patrimonio geologico.
Sono 97 i geositi riconosciuti sul territorio ligure: tra i più noti, ad esempio, i Torrioni del Castello della Pietra nel Parco Naturale Regionale dell’Antola, le Grotte dei Balzi Rossi, la Miniera di Gambatesa nel Parco Naturale Regionale dell’Aveto, l’isola Palmaria nel Parco Naturale Regionale di Portovenere e il Fungo di Piana Crixia.
La Carta dei Geositi e le relative schede descrittive sono consultabili sul geoportale della Regione Liguria (www.geoportal.regione.liguria.it); tutti i contenuti saranno resi disponibili sul sito istituzionale della Regione Liguria e sul sito di ISPRA.