Proseguono gli appuntamenti della rassegna “Fragile” a cura della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova con un nuovo ciclo dedicato al tema della demolizione realizzato in collaborazione con Paolo Carpi.
Tre conferenze, un minimo comune denominatore: la demolizione intesa come strumento costruttivo per trasformare positivamente la città e delinearne il cambiamento. Demolire significa anche prendere la città del passato e trasformarla nella città del futuro. Nel corso della storia, la demolizione ha costituito un passaggio fondamentale della riscrittura dello spazio urbano, ciclicamente investita di ruoli innovatori o distruttivi, ugualmente condannata sull’altare della memoria collettiva o predicata in favore del progresso.
Tutti gli incontri, ad accesso pubblico e gratuito, saranno trasmessi in streaming dalle 17:30 alle 19:30.
IL PROGRAMMA
Si inizia giovedì 4 febbraio con “Lo spazio vuoto e lo spazio finito, due tesi su demolizione e città” a cura di Paolo Carpi e Anna Livia Friel che, oltre a introdurre l’intero ciclo, analizzerà, nel corso dei secoli, alcuni specifici progetti di demolizioni che, attraverso il disegno dello spazio vuoto, hanno dato una forma alla nuova città. Alla riflessione sul valore progettuale dello spazio vuoto si affiancherà quello sulla finitezza delle risorse materiali e spaziali: che fine fa la città che viene scartata per far spazio a quella nuova?
Venerdì 19 febbraio, Alessandro Scarnato con “La città malleabile: la demolizione come redenzione creativa a Barcellona, 1980-2000“ racconterà l’opera di rinascita urbanistica intrapresa dal capoluogo catalano all’indomani del Franchismo. Un excursus nei vent’anni in cui Barcellona, con un ricorso esteso, convinto e perfino disinvolto alla demolizione, è diventata da città portuale sporca e pericolosa a indiscusso modello moderno di trasformazione e di gestione territoriale.
Infine venerdì 26 febbraio, la conferenza di Gian Luca Porcile “Demolizione, ricostruzione e risignificazione nella Genova tra XVI e XX secolo” si focalizzerà sugli elementi di unicità che rendono interessante il caso genovese tra gli esempi di demolizione e ricostruzione di parti di città, complici la densità del suo centro storico e il peculiare rapporto con l’orografia. Un viaggio attraverso le più significative demolizioni e ricostruzioni di parti della città a partire dall’età moderna fino al XX secolo, in particolare tra la fine degli anni ‘50 e gli anni ‘70, quando la città fu oggetto di un significativo dibattito su cosa conservare e cosa rinnovare.
MODALITÀ DI ISCRIZIONE
Le conferenze sono fruibili esclusivamente online. Per partecipare occorre iscriversi sul portale della Fondazione dell’Ordine degli Architetti Formagenova.it. Chi non necessita dei crediti formativi (2 CFP a incontro), può partecipare collegandosi gratuitamente alla piattaforma GoToWebinar.