Architettura fragile: voci a confronto

La fragilità in architettura è paradossale: nessuno vorrebbe vivere in un edificio fragile. L’architettura nasce e si sviluppa infatti per fornire un rifugio solido, capace di resistere il più possibile alle avversità. Nonostante ciò, l’architettura moderna e quella postmoderna hanno cercato di dar forma alla fragilità. L’odierna fragilità appare come il prodotto di una metamorfosi che parte dall’esilità giapponese e dall’evanescenza romantica per trasformarsi nella forma alleggerita e nell’instabilità dinamica delle avanguardie per giungere alla fragilità radicale degli anni Sessanta. La postmodernità ha scoperto la fragilità delle grandi narrazioni che si traduce oggi nella coscienza della fragilità degli ecosistemi.

Attorno a queste riflessioni e a margine del volume “Fragilità” pubblicato da Valerio Paolo Mosco per Lettera22 (2024) martedì 4 giugno 2024 , dalle 18:00 alle 20:00, presso la sede dell’Ordine degli Architetti PPC di Genova, si svilupperà un dialogo a più voci tra lo stesso Mosco, Carmen Andriani, Simona Gabrielli, Duccio Prassoli, Valter Scelsi allo scopo di sviscerare un tema di grande rilevanza per il dibattito culturale architettonico più recente. Modera Antonio Lavarello. L’evento, a ingresso libero previa registrazione su Formagenova.it è a cura di daD Unige e FOAGE ed è valido 2 CFP.

I relatori

Carmen Andriani architetto, professore ordinario di Architettura presso l’Università di Genova, visiting professor in numerose scuole internazionali, autrice di progetti pubblicati ed esposti alla Biennale di Venezia, alla Triennale di Milano, al Museo MAXXI di Roma, al Museo Novecento di Firenze, a Palazzo Ducale di Urbino e in altre prestigiose istituzioni. Ha conseguito negli anni premi e riconoscimenti e ha vinto concorsi pubblici di progettazione: in particolare, ha realizzato il percorso storico-monumentale Trevi-Pantheon a Roma e recentemente ha vinto, come leader di un team italo-svizzero, il primo premio della giuria per il restauro del Ponte Musmeci, a Potenza. Nel 2014 ha fondato il Laboratorio permanente Coastal Design Lab (dAD /UniGe) sui processi di trasformazione dei paesaggi costieri e del patrimonio industriale dismesso nell’interfaccia città-porto. Autrice di articoli e saggi, ha pubblicato, tra gli altri, i volumi “Patrimonio e Abitare”, “Future Concrete/Cemento Futuro” e “Patrimonio di Confine” (in corso di stampa). Nel 2023 è tra gli architetti invitati a tenere una conferenza pubblica sul suo lavoro presso VIVE/Palazzo Venezia a Roma, nel 2024 presso l’Accademia Reale di Spagna e la libreria Sinestetica di Roma. Vive e lavora tra Genova, Milano e Roma.

Simona Gabrielli è progettista, socia fondatrice di studio Gap associati (2002), capogruppo del team di progettazione vincitore di alcuni concorsi internazionali arrivati in fase di realizzazione come “La scuola nel parco” (Parma, 2021). Dopo il dottorato ha insegnato progettazione architettonica per un ventennio al Politecnico di Milano. Si dedica da qualche tempo alla ricerca dei percorsi del femminile in architettura partecipando a convegni ed eventi sul tema. È presidente della Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova.

Valerio Paolo Mosco, laureato in architettura a Roma (1992), ha conseguito dottorato di ricerca in progettazione architettonica (2005-2008). Ha insegnato presso all’Illinois Institute of Technology (IIT) a Chicago (2006), presso la facoltà di ingegneria di Brescia (2007-2008); presso l’Università Iuav di Venezia, il Politecnico di Milano e presso lo IED di Roma. Ha partecipato a numerosi concorsi nazionali ed internazionali risultando vincitore del concorso Europan 4 a Osjek in Croazia (1997, con Andrea Stipa) e nel concorso per la nuova sede Wind di Roma (2000, con Aldo Aymonino e Officina 5) e vincitore del concorso per la scuola d’infanzia a Galcetello a Prato (2008, con Andrea Stipa). È autore dei seguenti libri: Architettura a Zero Cubatura: il progetto degli spazi pubblici (con Aldo Aymonino, Skira, 2006, edizione italiano, inglese, francese); Valerio Paolo Mosco, 2003/2005: Scritti (Edilstampa, 2006). Archiettura Contemporanea, Stati Uniti – West Coast e Archiettura Contemporanea, Stati Uniti – East Coast, (Motta Edizioni Sole 24 Ore, 2008-2009, edizione italiano e francese). Steven Holl (Motta Edizioni Sole 24 Ore, 2009, edizione italiano e inglese). Sessant’anni di ingegneria in Italia e all’estero (Edilstampa, 2010); Nuda Architettura (Skira, 2012, edizione italiana e inglese), Ensamble Studio (Edilstampa, 2012). Nel 2008 per l’Enciclopedia italiana Treccani ha redatto la voce “Città e Spazio Pubblico”. Ha pubblicato diversi articoli per l’Industria delle Costruzioni, Area, Progetti e Concorsi, Abitare e Lotus.

Duccio Prassoli ha conseguito la Laurea Triennale in Architettura presso l’Università degli Studi di Genova, la Laurea Magistrale in Architettura presso il Politecnico di Milano e ha svolto un master in Museografia, Architettura e Archeologia, Pianificazione Strategica e Gestione Innovativa delle Aree Archeologiche presso l’Accademia Adrianea di Architettura e Archeologia. Attualmente è dottorando presso il Dipartimento di Architettura e Design (DAD) dell’Università di Genova, dove svolge ricerca su tematiche legate alla sostenibilità ambientale indagando il rapporto tra gestione dell’ambiente costruito e nuovi modelli di insediamento urbano.

Valter Scelsi (Genova, 1964) è Professore Ordinario in Composizione Architettonica e Urbana presso il Dipartimento Architettura e Design dell’Università di Genova. Dal 2020 è Principal Supervisor di Global fellowship del programma Marie Skłodowska-Curie. Dal 2002 al 2011 la sua attività è legata a Sp10, studio di progettazione che co-fonda. Dal 2003 al 2007 lavora a Magazzino Sanguineti, programma di ricerca sul tema della contemporaneità condotto da Edoardo Sanguineti. Nel 2012 e nel 2014 è invitato a partecipare alla Biennale di Architettura di Venezia. Dal 2013 al 2015 è membro della commissione Ricerca ed Editoria per il premio ADI/Compasso d’Oro. Nel 2015 è curatore della mostra Super Superstudio, arte e architettura radicale, presso il PAC di Milano. Autore di saggi e testi critici sull’architettura, è ideatore e curatore della collana Testi di Architettura, per Sagep Editori. È vicedirettore della rivista scientifica GUD e membro del comitato scientifico/editoriale di Genova University Press. Tra le sue pubblicazioni, Super Superstudio (Silvana Editoriale, 2015) e Osservazioni su architettura e analogia (Quodlibet, 2023). Dal 2019 cura la pagina Instagram Opusmetrico.

Antonio Lavarello (Genova, 1981) si laurea in architettura e consegue il dottorato di ricerca in architettura presso l’Università di Genova, con una tesi sulla cultura architettonica della Cina contemporanea.Svolge a vario titolo attività didattica, divulgativa e di ricerca occupandosi di storia, teoria e critica dell’architettura e di temi quali l’architettura genovese del dopoguerra e le utopie tecnologiche tra gli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso. È intervenuto come relatore o visiting critic presso diverse istituzioni universitarie e culturali, tra cui il Politecnico di Torino, l’Università La Sapienza, la Chinese University of Hong Kong, il museo MAXXI di Roma e Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura di Genova. Ha collaborato in molte occasioni con la Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova. Ha scritto o curato decine di pubblicazioni scientifiche e divulgative sui temi della critica, della storia e della teoria di architettura. Ha fondato il collettivo SPLACE, attivo nel campo dell’architettura temporanea e dell’arte pubblica. È membro fondatore del collettivo di ricerca indipendente ICAR65. È membro del Comitato editoriale della rivista elettronica scientifica Archphoto. È co-titolare dello Studio Lavarello, attivo a Genova da più di sessant’anni e tre generazioni di progettisti.

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