
Martedì 18 marzo 2025, alle ore 21, al Cinema Sivori, prosegue la programmazione cinematografica a cura della Fondazione Ordine Architetti di Genova con la proiezione de “La casa di Cini Boeri” di Maddalena Bregani. Il documentario racconta la vita intensa e l’opera geniale dell’architetta e designer Cini Boeri, attraverso I luoghi in cui ha vissuto, le testimonianze di chi l’ha conosciuta da vicino e le opere che ha relizzato. “La casa di Cini Boeri” è la casa di una protagonista coraggiosa del Novecento, pioniera, nelle sue scelte e nei suoi progetti, di un nuovo modo di vivere che ha rivoluzionato la posizione della donna nella famiglia, nel lavoro, nella società. L’Archivio Cini Boeri, diretto dai nipoti Giulia e Antonio e curato da Cristina Moro, è la fonte preziosa di tutte le informazioni e del materiale iconografico che illustra nel film le architetture e il design di Cini Boeri.
A fine proiezione Simona Gabrielli, presidente di FOA.GE, introdurrà un dialogo tra la regista Maddalena Bregani, Cristina Moro dell’Archivio Cini Boeri e il critico di architettura Emanuele Piccardo. L’evento, a ingresso libero e gratuito previa iscrizione su Formagenova.it, è valido 2 CFP.
Nel documentario Cini Boeri parla di sé e della sua idea di casa in alcune interviste realizzate in epoche e occasioni diverse. Un’intervista particolarmente preziosa è quella realizzata dal critico e curatore d’arte Hans Ulrich Obrist mentre, nel 2003, era ospite nella casa dell’architetta milanese. Contribuiscono alla composizione del ritratto di Cini Boeri e al racconto della sua vita e della sua opera i tre figli, Sandro, Stefano e Tito Boeri, la giornalista e amica Chiara Dal Canto, la sua ex socia di studio, architetta Laura Griziotti, la studiosa del Design Chiara Alessi, la designer e paesaggista Petra Blaisse, l’architetto Rem Koolhaas, Paola Antonelli, senior curator del dipartimento di Design e Architettura del MoMA di NY e l’amico musicista Ludovico Einaudi.
“La casa di Cini Boeri” è Milano, la città dove Cini Boeri è nata nel 1924 e dove si è formata, e dove nel 1963 ha aperto il suo studio. Dove ha sempre vissuto, prima con la famiglia di origine, poi con il marito e I figli piccoli, poi sola con i figli adolescenti e poi da sola, in un appartamento luminoso e accogliente, aperto alle energie della città.
“La casa di Cini Boeri” è quella che l’architetta disegna per i suoi clienti. Una casa innovativa e gioiosa, per abitanti giovani, stanchi dei salotti borghesi con gli spazi rigidi, i mobili pesanti e austeri…Sono case, quelle per i suoi clienti, con una pianta fluida, mobili su rotelle e popolate da oggetti di design sperimentali e sorprendenti, dai nomi buffi: il divano “Serpentone”(1967), il “Bobo”(1967), gli “Strips” e le “Pecorelle” (1971) e il “Botolo” (1973) per Arflex; la poltrona Ghost” (Fiam 1987); le lampade Papero” (1971) e “Lucetta” (1977) per Stilnovo. Opere di design industriale diventate di culto, per le quali Cini Boeri è stata insignita per due volte del Compasso d’oro.
“La casa di Cini Boeri” sono le architetture che ha progettato, dalle forme radicali e dai nomi suggestive, costruite in stretto rapporto col paesaggio in luoghi diversi:la “Casa-bunker” costruita per sè e la famiglia nel 1968 sugli scogli selvaggi dell’Isola della Maddalena in Sardegna, la “Casa rotonda” e la “Sbandata”, anch’esse alla Maddalena, e la “Casa nel bosco” in un bosco di betulle a Osmate (Varese).
MADDALENA BREGANI (Milano 1957) da oltre trent’anni di occupa di ricerca, produzione culturale e comunicazione.Dal 1987 al 2000 è stata redattrice e autrice di programmi televisivi culturali a RAI3, Canale 5, Italia Uno. É co-fondatrice di Multiplicity, agenzia di ricerca sullo spazio urbano, coordinata da Stefano Boeri, con cui ha partecipato, tra il 2000 e il 2015, a diversi progetti, esposti, tra l’altro, a Documenta a Kassell, la Triennale di Milano, la Biennale d’Arte di Venezia, la Kunst-Werke di Berlino, il Musée d’Art Moderne di Parigi. Ha collaborato con la casa di produzione LaGalla23 di Alessandra Galletta alla serie di documentari Skyline-Architetti per Milano (SkyArteHD 2015), ai documentari Televezzoli-Francesco Vezzoli alla Fondazione Prada (SkyArteHD 2017) e Ettore Spalletti. (RAI 5 2019). Nel 2019 ha scritto e diretto il documentario Sulle tracce di Maria Lai (RAI 5 2019-20; “Miglior documentario inedito”-Extra Doc Festival 2020, MAXXI Roma; 25°Artecinema di Napoli, 2020; FILAF-Festival International du Livre d’Art et du Film, 2021, Pérpignan).