Il quarto appuntamento, a Palazzo Ducale, con il ciclo organizzato dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova dedicato a “Genova, città e architettura nel ‘900” è per lunedì 27 maggio alle 17,45 alla Sala del Minor Consiglio con la conferenza di Antonio Lavarello sulla “Genova ricostruita”, il ruolo degli architetti genovesi nelle trasformazioni urbane del secondo dopoguerra, da Marco Dasso ad Aldo Luigi Rizzo.
Tra gli anni ’50 e gli anni ’80 del secolo scorso Genova è stata investita da significative trasformazioni urbane: dagli interventi di demolizione e ricostruzione di ampie porzioni della città antica – via Madre di Dio, Piccapietra – alla costruzione di grandi quartieri residenziali sulle aree collinari periurbane. Le generazioni di progettisti genovesi formatesi nel dopoguerra, da Marco Dasso ad Aldo Luigi Rizzo, passando per Cesare Fera e Piero Gambacciani, si sono così trovate a dare un nuovo volto alla città, tra sorprendenti legami con la scena internazionale e interessanti dimostrazioni di talento e originalità.
Antonio Lavarello è un architetto genovese, progettista, co-fondatore del collettivo di ricerca multidisciplinare Icar65 e del collettivo Splace, attivo nel campo dell’architettura temporanea e dell’arte pubblica. Svolge attività didattica, di ricerca e di divulgazione occupandosi di storia, teoria e critica dell’architettura contemporanea. Ha inoltre firmato oltre un centinaio di articoli di critica musicale.
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