Care Colleghe e Colleghi Genovesi
Il Consiglio Nazionale Architetti PPC vuole rappresentare la propria vicinanza a voi, all’Ordine Provinciale e alla città tutta di Genova, ferita dalla tragica vicenda del crollo del Viadotto “Morandi”. La nostra vicinanza non vuole essere un gesto di circostanza, ma al di là del cordoglio e dello smarrimento del primo momento, vuole essere di possibile supporto e aiuto ad una città che deve ora fronteggiare con lucidità una fase emergenziale e tracciare azioni che sappiano, oltre alla mera ricostruzione di quanto rovinato, dare possibilità di risorgere ai quartieri interessati dal crollo e alla Città intera.
Senza retorica, Genova è nota per il suo carattere silente laborioso e pragmatico e siamo certi che l’intelligenza collettiva della Comunità che la abita saprà trovare, insieme alle Istituzioni centrali, i modi per fronteggiare l’emergenza dei prossimi mesi e organizzare in parallelo la ricostruzione.
Un plauso sincero va al Consiglio Provinciale dell’Ordine e alla Fondazione dell’Ordine per la disponibilità immediata, nonostante il periodo estivo, a essere presente e a partecipare con le proprie idee alla ricerca di quelle azioni più efficaci per la ricostruzione.
Questo Consiglio, non da ora ma dal proprio insediamento, ha posto la questione della GESTIONE DELLE CITTA’, DELL’EVOLUZIONE DELLE CITTA’ e della necessità di RIGENERAZIONE DELLE CITTA’ come elemento fondante della propria azione politica. Solo attraverso una generale attenzione all’ecosistema umano che esse rappresentano si potrà traguardare lavoro, sicurezza e una migliore qualità delle nostre vite.
Al contrario, il disinteresse verso CITTA’ e TERRITORI , dimostrato in assenza di tragedie, dalla classe politica e in generale dall’opinione pubblica, è foriero inevitabilmente di deterioramento degli elementi che costituiscono questo ecosistema (oggi il ponte, ma ci corre l’obbligo ricordare i danni provocati dagli eventi sismici, quelli da dissesti Idrogeologici, quelli da un inquinamento figlio di un patrimonio vetusto e da una mobilità insostenibile, il degrado sociale derivante dalla sciatteria di molta parte delle nostre città e lunga sarebbe ancora la lista dei mali delle nostre città).
Per questo, a luglio scorso, abbiamo organizzato il VIII Congresso degli Architetti Italiani, intitolato “ABITARE IL PAESE – Città e Territori del futuro prossimo”, Congresso che non ha volutamente trattato temi di categoria, ma ha voluto rappresentare una proposta per l’Italia, per la sua società, per la sua economia.
Pensiamo che bene ha fatto il Senatore e vostro concittadino Renzo Piano a proporre IDEE per il nuovo Ponte, ponendo l’attenzione non solo sul nuovo manufatto autostradale ma sull’intorno, su quella Val Polcevera reduce da un glorioso passato d’industrie e di paesaggi agricoli, che oggi appare più una sommatoria disarmonica di funzioni che un pezzo di città connotata da un sano mixité.
Pensiamo che bene abbia fatto l’Ordine e la Fondazione a proporre un tavolo di lavoro in cui, oltre alla categoria degli Architetti, le Autorità, lo stesso Piano e quei soggetti che possano partecipare a esprimere in maniera sinergica quell’intelligenza collettiva utile a definire scelte rapide ma non affrettate.
L’idea di lavorare da subito, oltre che alla ricostruzione del nuovo Ponte, all’ assetto delle aree sottostanti il suo tracciato e di svilupparle attraverso Concorsi di Progettazione ci trova d’accordo e disponibili a offrire il nostro supporto e, se richiesto, il nostro diretto coinvolgimento. Se i concorsi, saranno impostati su 2 gradi di partecipazione e prefigureranno percorsi certi di assegnazione d’incarico per i vincitori, Il CNAPPC mette a disposizione gratuitamente la propria Piattaforma informatica e il proprio supporto logistico e organizzativo e ogni forma partecipativa ritenuta utile.
Certi che Genova saprà trarre da questa tragica ferita decisioni e azioni per rinnovarsi ed essere di esempio come ha saputo fare in molti casi della propria storia, un simbolico abbraccio da parte dell’Intero Consiglio Nazionale Architetti Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori
Roma 05 settembre 2018
Il Presidente
Giuseppe Cappochin