L’Ordine degli Architetti di Genova ha aderito alla campagna lanciata su scala nazionale dall’omologo Ordine di Ferrara proiettando, venerdì 22 marzo alle ore 21 sul maxischermo di Terrazza Colombo, in contemporanea con altre 59 città italiane, il video “L’Architettura rinnova le città nel tempo”, con l’obiettivo di promuovere l’architettura contemporanea e il ruolo dei professionisti architetti. Architetti e semplici cittadini si sono riuniti in piazza Matteotti, a partire dalle 20,45, per assistere alla proiezione:
L’iniziativa si è resa necessaria dopo l’annullamento, da parte del Ministero per i beni e le attività culturali, del progetto vincitore del concorso internazionale per l’ampliamento di Palazzo dei Diamanti, a Ferrara, in seguito ad una petizione online lanciata da Vittorio Sgarbi. «Un episodio che rischia di alimentare l’atteggiamento di diffidenza e scetticismo con cui ormai buona parte dell’opinione pubblica si rapporta ai professionisti e agli esperti di qualsiasi disciplina, siano essi immunologi, ingegneri, economisti o, appunto, architetti – commenta Paolo Raffetto, presidente dell’Ordine degli Architetti di Genova –. I concorsi di architettura rappresentano uno strumento per migliorare la città, stimolando il confronto tra le idee. Nel caso specifico, invece, è bastata la legittima, ma superficiale, presa di posizione di una figura nota al grande pubblico, per azzerare un progetto già approvato vanificando, così, il lavoro svolto dai colleghi vincitori del concorso, e lasciando il giardino di Palazzo Diamanti nella attuale, indegna, sistemazione».
«Per questo – prosegue Raffetto – anche il nostro Ordine ha scelto di aderire all’iniziativa lanciata dai colleghi di Ferrara, perché quanto accaduto ha evidenziato una situazione di malessere che scuote gli animi di tutti quei professionisti, architetti e non solo, che vedono il loro lavoro messo continuamente in discussione dalla debolezza di una politica che preferisce cavalcare l’indignazione del momento per un tornaconto di breve respiro, anziché assumersi le proprie responsabilità di fronte a progetti già discussi, approvati e condivisi».
Il video trasmesso venerdì sera si propone dunque di promuovere il dibattito circa il ruolo dell’architettura contemporanea in rapporto al tessuto storico delle nostre città. Un rapporto che non può e non deve essere sempre meramente conservativo, come testimoniano celebri esempi di innesti di nuovi elementi architettonici su manufatti di epoche precedenti citati nel videoclip: dalla Piramide del Museo del Louvre al Centro Pompidou del nostro Renzo Piano, a Parigi, per arrivare all’esempio del Teatro di Marcello a Roma, alla splendida cupola del Reichstag di Berlino e al nuovo waterfont di Marsiglia.
Marco Gaviglio
Rassegna stampa
Mentelocale, Genova 24, La Voce di Genova, Genova Quotidiana, GOA Magazine, Il Giornale, Intervista a Paolo Raffetto su Radio Babboleo