È stato firmato mercoledì 15 luglio il protocollo d’intesa tra il Ministero della Giustizia e la Rete Professioni Tecniche che prevede l’istituzione del Nucleo centrale di monitoraggio della disciplina dell’equo compenso per le professioni tecniche vigilate dal Ministero.
La Rete Professioni Tecniche, tramite i Consigli nazionali degli Ordini e dei Collegi che vi partecipano, promuove la costituzione di Nuclei territoriali di monitoraggio della corretta applicazione della disciplina in materia di equo compenso. L’Ordine degli Architetti di Genova, insieme agli altri Ordini e Collegi delle professioni tecniche, si sta dunque attivando per l’istituzione di una Rpt ligure che tra i propri compiti potrà avere anche la creazione di un Nucleo di monitoraggio territoriale al fine di acquisire tutte le informazioni su convenzioni, bandi e altri atti di interesse, segnalando al Nucleo centrale eventuali anomalie o violazioni.
Quest’ultimo può segnalare all’Autorità garante della concorrenza e del mercato e ad altre autorità competenti i comportamenti di committenti privati e pubblici che violano la normativa in tema di equo compenso per le professioni tecniche; proporre iniziative legislative in materia di tutela dell’equo compenso per le professioni tecniche; sollecitare i committenti pubblici e privati segnalati ad adeguare conseguentemente le proprie prassi.
Il compito del Nucleo, istituito presso il Ministero della Giustizia, è quello di monitorare la corretta applicazione della disciplina in materia di equo compenso per le professioni tecniche, con esclusivo riferimento agli Ordini aderenti alla Rete soggetti alla vigilanza del Ministero della giustizia. Il nucleo centrale di monitoraggio è composto da tre rappresentanti del Ministero della giustizia designati dal guardasigilli, di cui uno in rappresentanza del Gabinetto del Ministro, uno in rappresentanza dell’Ufficio legislativo del Ministero ed uno in rappresentanza dell’Ufficio Ordini professionali e albi della Direzione generale degli affari interni afferente al Dipartimento per gli affari di giustizia del Ministero, nonché dal Coordinatore della Rete Professioni Tecniche o un suo delegato e da due Consiglieri della medesima.