OAGE e il recupero e la valorizzazione delle vallate genovesi

In occasione del Convegno “Interventi per il recupero e la valorizzazione del territorio vallivo dell’entroterra genovese” a cura del Settore Idrogeologia e Geotecnica, Espropri e Vallate (SIGEV) del Comune di Genova del 31 marzo 2022 a Palazzo Tursi siamo intervenuti in rappresentanza di OAGE.
Di seguito condividiamo con gli Iscritti un sunto del nostro intervento.

Prendendo spunto dal Programma della nuova Giunta dell’Ordine degli Architetti per il quadriennio 2021-2025, segnaliamo i principi cardine del nostro mandato:

  • la forte volontà dell’Ordine di istituire collaborazioni attive con le Pubbliche Amministrazioni ed Enti per individuare obiettivi di rilevanza strategica per la progettazione di livello urbano e territoriale
  • Istituire e partecipare a tavoli tecnici permanenti condivisi con le Pubbliche Amministrazioni per le fasi di ideazione e programmazione delle opere pubbliche, riportando il nostro ruolo alla centralità che gli spetta per formazione e competenze.
  • Favorire la pratica del concorso di progettazione basato sui protocolli nazionali del CNA per promuovere il progetto urbanistico, di architettura e di paesaggio come elemento fondante del processo di realizzazione delle opere pubbliche di qualità.

Nel solco di queste intenzioni programmatiche, poco dopo l’insediamento della nuova giunta a maggio 2021, l’Ordine ha siglato, nell’agosto 2021, una Convenzione Quadro con il Comune di Genova per lo sviluppo della collaborazione su temi di carattere geologico, paesaggistico-culturale, storico-artistico e architettonico riferita al territorio di competenza del Comune di Genova.

Da questo è scaturito un primo Accordo Attuativo con il Settore Idrogeologia e Geotecnica, Espropri e Vallate (SIGEV) nella persona del Dirigente Geol. Giorgio Grassano, finalizzato a un primo episodio di collaborazione: il recupero e la valorizzazione paesaggistico-ambientale dell’ex sito estrattivo di Pian dei Ratti.

Il recupero della ex Cava si caratterizza come primo step di un progetto più ampio che prevede la ricucitura tra sistema urbano e versanti acclivi, la riqualificazione di aree degradate ed il recupero del sistema di percorsi e sentieri di accesso alle fortificazioni presenti sul versante sinistro del Bisagno. La volontà del Comune di Genova è quella di completare così l’opera già iniziata sulla sponda destra del Bisagno, di riqualificazione del sistema dei “Forti di Genova”.

Da parte dell’Ordine degli Architetti, il primo passo di questo proficuo rapporto di collaborazione è stato puntare l’attenzione sulla necessità di perseguire la Qualità e indicare quale potesse essere lo strumento più adeguato in tale ottica. Se si considera che la ricerca della qualità debba essere il presupposto imprescindibile in ogni processo di trasformazione urbana e che la qualità di un progetto nasca dal corretto mix di capacità culturali, tecniche e professionali, lo strumento migliore per garantire il riconoscimento di queste condizioni è certamente il Concorso di Progettazione in due gradi.

Attraverso il Concorso è possibile giudicare innanzitutto il merito e la competenza e, attraverso la gradualità del processo concorsuale, consentire un equilibrato confronto tra i soggetti per giungere a premiare la creatività e la qualità. Il Concorso a due gradi inoltre, rispetto ad esempio al Concorso di Idee, è perfetto laddove come in questo caso, l’Amministrazione ha idee molto chiare sul progetto strategico e sugli obbiettivi da perseguire. Il progetto vincitore, pur mantenendo la ricchezza del confronto con molte altre idee presentate nel primo grado, raggiunge il livello di definizione di una Fattibilità Tecnico Economica ed è immediatamente pronto per proseguire nelle successive fasi definitiva e esecutiva.

Del resto il Comune di Genova, sempre con la attiva collaborazione dell’OdA, già nel 2019 aveva sperimentato col “Concorso per il Parco del Ponte” quanto valida potesse essere questa metodologia nei processi di rigenerazione urbana.

E’ certamente innegabile che, nella prima fase di costruzione del Concorso, vi sia l’onere della stesura del Bando e soprattutto del Documento Programmatico, vera e propria “pietra angolare” su cui fondano l’intera impalcatura del processo e le possibilità del suo successo. Ma è altrettanto vero che il lavoro maggiore in questa fase, la precisione nella indicazione degli obbiettivi e dei vincoli, la pluralità degli apporti di conoscenza, consenta poi di ottenere i risultati sperati.

Proprio in questa ottica, poco dopo l’approvazione dell’Accordo attuativo della Convenzione, sotto la regia del Geol. Grassano è stato istituito un Tavolo di Lavoro per la definizione dei documenti concorsuali dove diverse anime sono già attive per dare il loro contributo.

In particolare il tavolo, oltre ai referenti per l’Ordine degli Architetti, si avvale della partecipazione dei tecnici del SIGEV, dei Proff. Gerardo Brancucci e Adriana Ghersi (UNIGE DAD), del dott. Pier Enrico Zani per le tematiche energetiche, dell’arch. Laura Levi e geol. Francesco di Ceglia (Regione Ligura, Ufficio Attività Estrattive) e dell’arch. Ester Bertorello (Regione Liguria, Ufficio Pianificazione e Paesaggio).

Al momento vari incontri e sopralluoghi sono stati effettuati e, mentre si sta definendo il percorso di acquisizione della proprietà dei terreni da parte del Comune di Genova, il Cronoprogramma del Concorso è stato discusso per giungere a pubblicare il Bando nei prossimi mesi, nel rispetto di tempistiche credibili onde non snaturare la corretta gradualità della progettazione e consentire il lavoro di selezione delle proposte.

Arch. Angela Gambardella
Referente Commissione Paesaggio Ordine Architetti di Genova

Arch. Aldo Daniele
Referente Commissione Concorsi Ordine degli Architetti di Genova.