Progetto Europa: sportello informativo, bandi e opportunità

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Per contribuire in maniera efficace all’attuazione delle politiche e dei programmi di investimento europei che vedono, ancora una volta, le città ed i territori protagonisti, e per facilitare l’accesso a tali opportunità, il Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori mette a disposizione degli Ordini territoriali e degli iscritti il servizio Progetto Europa: sportello informativo, bandi e opportunità.

Si tratta di uno spazio dedicato alla comunità degli architetti, pianificatori, Paesaggisti e conservatori d’Italia, per promuovere una cultura sulle politiche di coesione; favorire la divulgazione dei Programmi di sviluppo e dei bandi europei, nazionali e regionali; sostenere e facilitare l’accesso dei liberi professionisti ai fondi strutturali. Il servizio è articolato in diverse azioni, che vanno dall’assistenza tecnica agli Ordini e agli iscritti per presentare proposte e idee progettuali, all’informazione periodica tramite newsletter sui programmi europei, all’informazione continua su bandi e avvisi, attivi e di interesse per la categoria, tramite la pagina dedicata sul sito Awn.it che vi invitiamo a visitare.

Il progetto

In uno scenario in rapida trasformazione, oggi più che mai, per la comunità degli architetti conoscere il vasto panorama delle politiche di coesione e delle risorse comunitarie messe a disposizione dai fondi strutturali di investimento europei, è strategico per comprendere come si trasformeranno le nostre città e territori nel prossimo futuro, per individuare l’allocazione delle risorse, per indirizzare il nostro impegno nell’acquisizione delle conoscenze e delle competenze necessarie per fornire progetti di qualità.

Nelle città italiane sono in atto, già da tempo, trasformazioni nelle politiche urbane, riconducibili all’influenza delle politiche di coesione e dell’Agenda urbana europea sottoscritta con il Patto di Amsterdam nel 2016, in continuità con l’Agenda 2030 approvata dall’Onu nel 2015, configurando nuove ed in alcuni casi inedite azioni di intervento. L’Agenda urbana nazionale si alimenta dei fondi europei diretti e indiretti.

Il Dipartimento per le politiche di coesione della Presidenza del Consiglio dei Ministri ha avviato, già da tempo, il confronto partenariale per la preparazione della Politica di coesione 2021/2027, che concentra le risorse finanziarie intorno a pochi obiettivi tematici, richiedendo un protagonismo più accentuato degli enti e delle comunità locali.

Per la prima volta le strategie di sviluppo territoriale vengono ricomprese in un obiettivo strategico autonomo che integra le varie componenti delle strategie – sociale, economico, ambientale e culturale -, e i diversi contesti territoriali, urbani, rurali e costieri, con la promozione dello sviluppo sostenibile e integrato attraverso iniziative di sviluppo locale di tipo partecipativo, per il patrimonio culturale e la sicurezza.

La prossima programmazione, quindi, vedrà nuovamente le città ed i territori protagonisti ed oggetto di ingenti investimenti.

L’emergenza sanitaria ha condizionato in modo strutturale sia la capacità progettuale e imprenditoriale di molti soggetti tra i quali i professionisti, colpiti duramente dalla crisi, sia la revisione e l’utilizzo delle risorse comunitarie 2014/2020 e l’assetto della nuova programmazione 2021/2027. Infatti gli interventi decisi dalla Commissione europea per far fronte all’emergenza Covid-19 sono stati finanziati nel bilancio 2014/2020 e le autorità di gestione nazionali e regionali hanno la possibilità di riprogrammare le risorse residue. Il nuovo Quadro finanziario pluriennale (Qfp), atteso entro dicembre 2020 e già orientato al sostegno della transizione ambientale, sarà oggetto di una revisione ulteriore finalizzata a sostenere i giovani, la Green economy e la coesione territoriale.

Si riscontrano però ancora evidenti criticità nella possibilità da parte di piccole e medie imprese, enti del terzo settore, operatori culturali e di enti locali di dimensione media-piccola di elaborare candidature di successo finanziabili dai programmi e dai bandi comunitari. In particolare i professionisti, ormai compresi a pieno titolo tra i beneficiari delle risorse comunitarie messe a bando dalle autorità di gestione per i programmi a gestione diretta o condivisa, riscontrano ancora numerose criticità nelle fasi di accesso alle opportunità sia per quanto riguarda l’informazione, sia per quanto riguarda la elaborazione e la presentazione delle candidature.

Il Cnappc ha da tempo avviato, tramite il Dipartimento Agenda urbana e Politiche europee, azioni di strategia per favorire una crescente partecipazione degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, all’attuazione delle politiche di coesione e alle occasioni professionali connesse alla programmazione europea 2014/2020, che volge al termine e che, per l’Italia, registra una quota rilevante di fondi non ancora messi a bando dalle autorità di gestione nazionali e regionali.