Programma Sviluppo Rurale

COMUNICATO STAMPA

 

 

Il Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 sia strumento per finanziare il nuovo Patto Città-Campagna

 

 

La Federazione Regionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Liguria chiede alla Regione Liguria che la maggior quota di risorse finanziarie del nuovo Programma di Sviluppo Rurale (PSR) 2014-2020 vengano destinate a sostenere il cosiddetto “Patto città-campagna”.

 

Il “Patto città-campagna” è una nuova politica territoriale che, in funzione della parola d’ordine “stop al consumo di suolo”, propone di delineare un diverso futuro per il territorio periurbano del continuum urbanizzato costiero ligure, cioè laddove i caratteri agricoli risultano frammisti all’avanzamento delle città verso la campagna.

Il “Patto”, quindi, vuole migliorare la qualità del paesaggio e dell’ambiente in quella fascia di territorio ligure posta al confine tra la città e la campagna, per restituire dignità sia all’abitare sia al coltivare in queste parti di territorio, attraverso interventi di rigenerazione ecologica finalizzati alla riqualificazione di aree abbandonate e degradate, alla riduzione di varie forme di inquinamento, allo sviluppo di funzioni ricreative, sportive e del tempo libero.

 

La Federazione ligure degli architetti chiede quindi alla Regione Liguria il riconoscimento di questa specifica parte del territorio regionale quale fatto insediativo più rilevante degli ultimi trent’anni che, nascendo in modo sostanzialmente casuale, se abbandonato a sé stesso non avrà mai la possibilità di assumere un assetto finalmente compiuto e privo di quelle criticità che lo affliggono: da qui la richiesta di concentrare una buona parte dei 313 milioni di euro del PSR sulle aree e sulle funzioni agricole periurbane.

 

Il “Patto Città Campagna” ha un approccio del tutto in linea, peraltro, con le modifiche delle Politiche Agricole Comunitarie che attribuiscono all’agricoltura non solo compiti di qualità della produzione alimentare e di attivazione di circuiti economici a scala locale, ma anche di “sentinella” dell’ambiente. In questa prospettiva, le azioni finanziabili dal PSR assumo un ruolo fortemente strategico per la tutela idrogeologica , il risanamento ambientale e il miglioramento del paesaggio e della sua fruibilità nelle parti più esterne dei centri urbani.

 

Il concetto di urban agriculture designa spazi e attività agricole che hanno finalità principalmente alimentari ma che, al contempo, tengono conto della domanda del mercato cittadino che fa riferimento a particolare prodotti alimentari (circuiti brevi di commercializzazione, raccolta diretta nei campi, orti urbani), a servizi pedagogici (visite alle fattorie didattiche e similari), a servizi ecologici (riciclo di alcuni rifiuti urbani, protezione delle aree di deflusso dell’acqua attraverso le superfici permeabili mantenute), a servizi turistici (agriturismo e altre forme di accoglienza) e a servizi ricreativi (tutela e valorizzazione dei paesaggi rurali, delle attività per il loisir).

 

Nella convinzione che tutela dell’ambiente non significhi solo vincolo e divieto e che il miglioramento delle condizioni del mondo rurale sia possibile attraverso una politica che vede città e campagna collaborare nell’ottica di una reciproca sostenibilità, l’intento della Federazione degli architetti liguri è quello di sostenere l’agricoltura di qualità nelle aree a ridosso delle città costiere, migliorare la qualità e la vivibilità urbana anche attraverso la rinnovata fruizione delle aree rurali e periurbane mediante nuovi servizi pedagogici o turistico-ricreativi, incrementare la funzione di conservazione della biodiversità e la tutela della regimazione delle acque.

 

Il “Patto città-campagna” in Liguria può assumere differenti sembianze, in funzione delle caratteristiche locali: i modelli possono essere la greenbelt anglosassone, il parco agricolo multifunzionale che inizia a essere presente in qualche altro contesto italiano, fino agli interventi di vera e propria forestazione urbana. In ogni caso, le risorse del PSR potranno avere l’insostituibile ruolo di “mostrare dal vivo” come si può tradurre in pratica la visione progettuale proposta.