
E’ stato siglato il 10 luglio 2025 il Protocollo d’Intesa per la prevenzione di situazioni di sfruttamento lavorativo siglato dal Prefetto di Genova e dai rappresentanti di istituzioni, enti, sindacati e associazioni datoriali nell’ambito delle iniziative in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro avviate dalla prefettura.
Il Protocollo, voluto dal prefetto, individua percorsi virtuosi per favorire l’emersione del fenomeno e pianificare mirate azioni di prevenzione e contrasto, grazie all’apporto dei numerosi attori coinvolti, in un’ottica di responsabilizzazione e condivisione per combattere lo sfruttamento lavorativo che ferisce la dignità delle persone e distorce le regole del mercato del lavoro.
Sottoscrittori del documento, oltre alla prefettura di Genova, la Regione Liguria, il Comune di Genova, la Questura, il Comando provinciale dell’Arma dei Carabinieri, il Comando provinciale della Guardia di Finanza, l’Ispettorato d’Area Metropolitana, Inps-Direzione Regionale Liguria, Inps-Direzione Provinciale di Genova, Inail- Direzione Regionale Liguria, Inail-Direzione Territoriale di Genova, Asl 3 e Asl 4 – SS.CC. Prevenzione e Sicurezza Ambienti di Lavoro (Psal), Capitaneria di Porto, Comando provinciale dei Vigili del Fuoco, Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Agenzia delle Entrate-Direzione Regionale Liguria, Anci Liguria, Camera di commercio, Ufficio Scolastico Regionale Liguria-Ambito Territoriale di Genova, Ance, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Confagricoltura, Coldiretti, Cia, Cna, AgciI, ConfCooperative e Legacoop, Ordine dei consulenti del lavoro di Genova, e le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.
Il documento, promosso dalla Prefettura, che ne ha guidato la redazione, in collaborazione con le Forze dell’Ordine e l’Ispettorato d’Area Metropolitana, si è avvalso del contributo di tutte le istituzioni ed enti che hanno voluto sancire il loro impegno, ed è stato costruito grazie all’adesione corale dei sindacati, delle associazioni datoriali, e dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro.
Il documento rappresenta, dunque, non solo uno strumento operativo, ma un Patto territoriale: una azione condivisa per vigilare, prevenire e contrastare ogni forma di illegalità nel mondo del lavoro. Un vero e proprio “Patto di Civiltà”, frutto un percorso di ascolto, condivisione e responsabilità.
Con la firma le parti hanno individuato azioni di carattere generale e impegni specifici per la “messa in atto” di mirate forme di prevenzione. È poi affidata alla Prefettura la puntuale verifica dell’efficacia delle azioni intraprese, attraverso un Tavolo di Coordinamento e Monitoraggio, che si incontrerà periodicamente.
La sigla arricchisce sensibilmente le attività dedicate a rafforzare la legalità e la sicurezza sul lavoro, e rappresenta una risposta concreta a una sfida complessa, per prevenire, rilevare e contrastare ogni forma di sfruttamento e irregolarità lavorativa. Un Patto di responsabilità condivisa che dà forza all’azione dello Stato e valorizza e impegna la Rete Locale.