L’Assessore regionale all’Urbanistica Marco Scajola e il presidente dell’Ordine degli Architetti di Genova Paolo Raffetto hanno partecipato all’VIII Congresso Nazionale Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori dal titolo “Abitare il Paese – città e territori del futuro prossimo”, che si è svolto a Roma con la partecipazione di oltre 3 mila delegati in rappresentanza dei 155 mila iscritti ai diversi Ordini regionali di cui 49 appartenenti all’Ordine di Genova.
L’Assessore Scajola è intervenuto nella giornata di venerdì 6 luglio nel corso della tavola rotonda “Consumo di suolo a saldo zero e rigenerazione urbana”. “Regione Liguria e Ordine degli Architetti collaborano fianco a fianco sul tema del recupero urbanistico e della rigenerazione urbana – afferma l’assessore Scajola -, Si tratta di temi strategici e molto importanti, su cui puntiamo per la valorizzazione e lo sviluppo dello spazio edificato. L’obiettivo a lungo termine è trasformare le città in luoghi sempre più funzionali e adatti alle nuove esigenze. Si tratta di una questione particolarmente sentita in Liguria, per la quale abbiamo preparato un disegno di legge che affronta due dei problemi più attuali: l’invecchiamento delle città e l’abbandono delle aree agricole e dei borghi storici. Oltre il 40% delle circa 450 mila abitazioni presenti in Liguria risalgono al periodo tra il 1946 ed il 1971. Rigenerare le città, i borghi, in generale il patrimonio edilizio è l’obiettivo cui vogliamo orientare la pianificazione urbanistica dei Comuni per i prossimi anni, puntando sulla qualità. Miriamo a favorire la fattibilità degli interventi, il rinnovamento strutturale, tecnologico-energetico e architettonico del patrimonio esistente. Per questo, la collaborazione con l’Ordine degli Architetti è determinante, come quella con i Comuni e i territori”.
Il Presidente dell’Ordine degli Architetti di Genova Paolo Raffetto è intervenuto invece nella giornata conclusiva di sabato 7 luglio, in rappresentanza della Federazione Architetti PPC Liguria, sul tema “Architettura contro il rischio idrogeologico”. “L’argomento scelto per il congresso nazionale “Abitare il Paese” significa per noi – spiega il Presidente dell’Ordine Raffetto – un grande sforzo di metodo nell’affrontare problemi quali ad esempio il rischio idrogeologico che sappiamo essere uno dei maggiori problemi della nostra regione. Dobbiamo riuscire a fare capire alle persone che, al di là dei facili slogan sulla cementificazione e sul consumo di suolo, c’è bisogno di una profonda riforma della pianificazione urbanistica e paesaggistica che metta al centro le persone stesse e curandone la sicurezza e valorizzando le risorse che già abbiamo. Dobbiamo credere in progetti che integrino architettura e ingegneria, anche ricorrendo a sistemi e tecnologie veramente compatibili con i contesti interessati. Non dimentichiamo inoltre che le opere di prevenzione del rischio idrogeologico hanno diverse valenze, oltre alla sicurezza delle persone: creazione di nuovi posti di lavoro e consistente risparmio economico. Si calcola che per ogni milione di euro speso in prevenzione del rischio idrogeologico si vadano a risparmiare 5 milioni di euro in termini di riparazione dei danni”.