Secondo mandato per il genovese Diego Zoppi, ex presidente dell’Ordine degli Architetti di Genova e membro dell’Executive Board del Consiglio degli Architetti d’Europa. Da sempre attento ai temi dell’internazionalizzazione della professione e delle politiche del territorio, nel suo nuovo incarico, assieme al neo-eletto Consiglio, individua come obiettivo primario l’accelerazione dell’iter di approvazione della Legge Nazionale dell’Architettura, il cui disegno al momento è al vaglio in Senato. È necessario un grande cambiamento che metta al centro la “qualità” dell’architettura, basata sul rapporto con il patrimonio esistente e legata all’identità e alla storia culturale del nostro Paese. Un’architettura sostenibile, coerente con il paesaggio, capace di tener conto dell’identità del territorio e delle comunità che lo abita e, soprattutto, accompagnata da una nuova strategia urbana finalizzata al benessere della società.
Zoppi proseguirà il suo impegno nella promozione dei concorsi di progettazione, strumenti fondamentali per divulgare un’architettura di valore e per garantire qualità sia per la committenza sia per i fruitori finali.
Ne è un esempio il progetto “Caserme Verdi” dell’Esercito Italiano, dedicato allo studio e alla realizzazione di infrastrutture militari di nuova generazione, efficienti, funzionali, ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione. Un progetto che si avvarrà della fondamentale collaborazione degli ordini professionali – Ingegneri e Architetti in particolare– e che ricorrerà ai concorsi progettuali per accelerare i tempi e accrescere la qualità delle opere.
Sul fronte lavori pubblici, l’arch. Zoppi si augura di proseguire il lavoro iniziato in seno al Consiglio degli Architetti d’Europa con la scrittura di nuove direttive europee legate al ruolo dell’architetto nel divulgare il momento di cambiamento che stiamo attraversando. In epoca di Green Deal e, soprattutto, di nuovo Bauhaus europeo che vuole progettare futuri modi di vivere, il nostro ruolo diventa fondamentale, dobbiamo fare da tramite, anche culturale, a questo importante progetto ambientale ed economico.
Rispetto agli Ordini territoriali, oltre a rafforzare ulteriormente il rapporto, aumentando i momenti di confronto e di ascolto, mettendo a sistema più strumenti e servizi, Zoppi si augura di portare avanti assieme al Consiglio Nazionale una semplificazione dell’iter burocratico che oggi vede gli Ordini provinciali assimilati alle Pubbliche Amministrazioni e quindi obbligati a recepire in toto l’obbligo dei tre revisori di conti, norma che appesantisce la procedura dei lavori.
Il Consiglio dell’Ordine augura buon lavoro al collega Diego Zoppi, con l’auspicio di continuare a lavorare a stretto contatto in favore degli iscritti.