Genova, 12 febbraio 2021. In occasione della riapertura della mostra Michelangelo – Divino artista la Fondazione Ordine degli Architetti di Genova, il Dipartimento di Architettura e Design dell’Università di Genova e Palazzo Ducale giovedì 25 febbraio 2021,alle 17.30, in diretta streaming dalla Sala del Maggior Consiglio, presentano: Michelangelo XXI secolo, la lectio magistralis di Paolo Portoghesi. Un evento che, grazie alla collaborazione dell’Università e di alcuni dei principali enti di cultura cittadini, ha permesso di coinvolgere uno tra i maggiori architetti contemporanei, figura centrale del dibattito sull’architettura italiana, nel racconto sulla lezione del maestro aretino.
La conferenza sarà fruibile esclusivamente online. Per architetti e professionisti, cui verranno riconosciuti i crediti formativi (2 CFP), si richiede l’iscrizione tramite il portale Formagenova.it; sarà invece visibile a tutti gli appassionati collegandosi gratuitamente alla piattaforma GoToWebinar.
Fama e presenza di Michelangelo non sono venute meno con il sorgere della modernità ma, per certi aspetti, si sono rafforzate, sia per la ricchezza delle interpretazioni critiche, sia per l’individuazione all’interno della sua opera di alcuni temi di ricerca – il ‘non finito’, l’inquietudine esistenziale, il coraggio dell’innovazione radicale – che hanno anticipato la modernità (Paolo Portoghesi).
Queste le premesse della lectio magistralis che vedrà gli interventi di Serena Bertolucci, direttrice Palazzo Ducale, di Nicoletta Dacrema, prorettrice vicaria Università di Genova, di Nicolò Casiddu, direttore Dipartimento Architettura e Design, Università di Genova, di Lorenzo Trompetto, presidente Fondazione Ordine Architetti di Genova, Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus. Introduzione a cura di Carmen Andriani, ordinario di progettazione presso il Dipartimento di Architettura e Design, Università di Genova.
L’evento, a cura di Carmen Andriani, Università di Genova-DAD, e di Lorenzo Trompetto, FOA.GE, è patrocinato da: Accademia Nazionale di San Luca; Facoltà di Architettura – Sapienza Università di Roma; Ordine degli Architetti PPC di Genova; ADD/Dottorato in Architettura e Design-Genova; POT – Piani di Orientamento e Tutorato.
Paolo Portoghesi (Roma, 1931) è sostenitore di una architettura “radicata” che interpreti la tradizione, non come un trasferimento di abitudini acquisite, ma come stimolo alla innovazione nella continuità. Laureatosi nel ’57, come progettista ha fondato nel 1977 uno studio professionale con sua moglie, Giovanna Massobrio, co-autrice di molte pubblicazioni e opere, tra cui la Galleria Apollodoro, i complessi residenziali ENEL di Tarquinia e la non-cattedrale di Lamezia Terme. Tra le altre principali architetture di Portoghesi realizzate in Italia e all’estero, si ricordano: Casa Baldi, la Moschea di Roma, il Quartiere Rinascimento a Roma, il Parco Urbano di Abano, il teatro “Nuovo Politeama” a Catanzaro, la Moschea Grande di Strasburgo, edifici a Kharthoum, a Pirmasens, a Santo Domingo e la reggia di Re Hussein ad Amman. È professore emerito dell’Università della Sapienza, dove ha insegnato Geoarchitettura, e ha ricevuto due lauree honoris causa. È Accademico dei Lincei e di San Luca e socio di numerose accademie internazionali. I suoi libri più importanti sono: Roma Barocca, Francesco Borromini, Dopo l’architettura moderna, Architettura e Natura, La mano di Palladio, Il sorriso di tenerezza e Letture sulla custodia del Creato. Direttore di storiche riviste di architettura come Controspazio, Materia e Eupalino, oggi dirige Abitare la Terra.
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Da oltre 90 anni la rivista punto di riferimento internazionale per l’architettura, il design e l’arte contemporanea. Da sempre fonte di ispirazione per gli architetti e i designer di tutto il mondo, Domus celebra l’eccellenza progettuale, ideativa e creativa. Vitalità, autorevolezza e longevità sono garantite dalle numerose firme prestigiose che hanno guidato il magazine: Gio Ponti, Alessandro Mendini, Mario Bellini, Stefano Boeri, Michele De Lucchi, solo per citarne alcuni, fino all’attuale guest editor David Chipperfield. Attorno al brand un sistema (rivista, sito, social media, eventi, formazione, curatele) che conferma la voglia di guardare al futuro, scommettendo sulle migliori competenze.
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