Il 24 e 25 ottobre scorso, presso la sede Unesco a Parigi, si è svolta la Conferenza internazionale sui concorsi di architettura organizzata dal Consiglio degli Architetti d’Europa (CAE) e dall’Unione Internazionale degli Architetti (UIA).
La Conferenza, saggiamente condotta dal presidente del CAE Georg Pendl e dal presidente dell’UIA Thomas Vonier, ha avuto ospiti di altissimo livello tra i quali il direttore generale dell’Unesco Audrey Azoulay, il ministro della Cultura francese Franck Riester, gli architetti Dominique Perrault, Curt Fentress, Stefan Marte e altri colleghi di altissimo livello, provenienti da tutto il mondo. Il tema trattato, come detto, è stato quello dei concorsi di architettura come mezzo privilegiato e da privilegiare per raggiungere l’eccellenza nell’architettura e nella qualità del panorama urbano.
Genova ha avuto un ruolo centrale nella conferenza essendo stata chiamata ad illustrare l’esempio virtuoso del recentissimo concorso internazionale del “Parco del Ponte” che, grazie ad una procedura condivisa, rapida, efficace e concorrenziale ha, in pochi mesi, permesso di arrivare all’aggiudicazione al gruppo di Stefano Boeri.
La delegazione cittadina era composta dagli architetti Simonetta Cenci, assessore all’Urbanistica del Comune di Genova; Anna Corsi, direttrice dell’Urban Lab di Genova; Stefano Sibilla, vicepresidente dell’Ordine degli Architetti di Genova; Diego Zoppi, consigliere del Consiglio nazionale degli Architetti di Italia e delegato al CAE.
Gli architetti Cenci e Zoppi hanno pertanto illustrato, a partire dalla “vision” della città di “Genova Meravigliosa” basata sui concetti di qualità e sviluppo, quali sono state le strategie, gli obiettivi, gli step organizzativi e le difficoltà incontrate per giungere ad un risultato così importante ed ambizioso.
La conferenza si è chiusa con la firma, da parte dei presidenti di UIA e CAE, di una Dichiarazione congiunta nella quale si afferma l’importanza strategica e politica dei concorsi di architettura per garantire la qualità nell’ambiente costruito. La Dichiarazione riveste un’importanza strategica per gli architetti, sia perché afferma un principio basilare per lo sviluppo qualitativo delle città, sia perché condivisa a livello planetario dalle due principali associazioni di categoria.