Marco Lavarello. Progetti per Genova prorogata al 15.01.2022

Dal 17 ottobre al 15 gennaio 2022, presso Giglio Bagnara (Via Sestri 46 – Genova), la mostra Marco Lavarello. Progetti per Genova patrocinata dalla Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Genova.

A 100 anni dalla nascita, la prima esposizione pubblica dell’archivio di un protagonista dell’architettura genovese negli anni del boom economico. Marco Lavarello (1921-2018) è stato un progettista di primo piano nell’intensa stagione di rinnovamento urbano che interessò Genova nel dopoguerra: a lui si devono edifici e allestimenti di grande rilevanza e notorietà. Dagli anni Cinquanta fino ad oggi lo Studio Lavarello ha prodotto quasi 3000 progetti.

In mostra sono esposti disegni originali realizzati con diverse tecniche, foto d’epoca degli edifici e dei relativi cantieri in gran parte inediti e provenienti dall’archivio dello Studio Lavarello. Per l’occasione, sono stati selezionati i lavori che hanno avuto maggiore impatto sulla modernizzazione della città e sull’immaginario comune dei cittadini, prediligendo quelli situati a Genova e risalenti agli anni ’50 e ’60.

Tra i progetti più significativi in esposizione, quello per la Sede di Giglio Bagnara: alla fine degli anni Sessanta, Marco Lavarello progettò il nuovo department store di 5500 mq su sette piani nel cuore di Via Sestri. Una suggestiva coincidenza tra il contenuto esposto e il contenitore dell’esposizione.

E ancora: gli allestimenti della mostra Il Comune e i cittadini (1954), Opere grafiche di Umberto Boccioni (1968), gli ambienti realizzati sui transatlantici Leonardo (1958) e Michelangelo (1962), i teatri Margherita (1957), Politeama Genovese (1955) e Duse (1954) a Genova e il teatro Ariston a Sanremo (1959), l’auditorium all’aperto per il Festival Internazionale del balletto di Nervi (1955), l’edificio per la sede genovese de La Rinascente (1957), le sei edizioni di Euroflora progettate dallo Studio Lavarello (1971-1996).

L’esposizione è arricchita da alcune installazioni digitali interattive e da un serie di incontri formativi, validi anche per la formazione professionale continua degli Architetti, su temi connessi ai contenuti della mostra.

La mostra è curata da Maria Montolivo, Antonio Lavarello e Jacopo Baccani.