Mercoledì 22 aprile è stato presentato il progetto di fattibilità tecnica ed economica de “Il Parco del Polcevera e il Cerchio rosso”, vincitore del concorso internazionale di progettazione indetto lo scorso anno dal Comune di Genova con il contributo dell’Ordine degli Architetti PPC di Genova e del Consiglio Nazionale.
Dopo l’aggiudicazione, il raggruppamento temporaneo composto dallo studio Stefano Boeri Architetti, capogruppo del team di progettazione, Metrogramma di Andrea Boschetti, Inside Outside di Petra Blaisse, con Mobility in Chain, Transsolar Energietechnik, Studio Laura Gatti, Secondo Antonio Accotto, e la consulenza specialistica di H&A Associati, Temporiuso e dell’artista Luca Vitone, ha avviato un processo partecipativo insieme al Comune di Genova, l’Assessorato all’Urbanistica ed Urban Lab.
Le nuove occasioni di confronto hanno portato ad approfondire il nuovo sistema di parchi e spazi pubblici, denominato Ambito B (di 12 ettari circa), con il nuovo Campus dell’innovazione sulla sponda occidentale del Polcevera, il Memoriale e la Serra della biodiversità mediterranea tra la sponda est, il Quartiere di Via Porro e Via Fillak, il Parco della Nora verso il fronte collinare est. Sono state coinvolte anche aree di RFI, a completamento della Piazza denominata “Genova nel Bosco”, grazie a un protocollo di intesa con il Comune.
Come espresso fin dalle prime fasi del concorso, l’obiettivo dell’intervento, oltre a creare un nuovo spazio pubblico di qualità e un “giardino della biodiversità”, è quello di connettere, attraverso una nuova infrastruttura ciclo-pedonale e di energia, il Cerchio Rosso, aree che oggi sono tra loro separate. Il sistema delle piazze e dei parchi, insieme al nuovo Anello immaginato nella fase di concorso, saranno luoghi rigenerati che correranno sotto il nuovo ponte di Renzo Piano; elementi simbolici e manifesto di una ricucitura urbana tra le due sponde della vallata.
«La presentazione del progetto di fattibilità era un passaggio atteso ed è significativo che avvenga proprio ora, perché è il segnale del fatto che l’iter sta procedendo nei modi e nei tempi previsti – commenta Paolo Raffetto, presidente dell’Ordine degli Architetti PPC di Genova –. Anche alla luce della situazione del tutto particolare venutasi a creare per l’emergenza coronavirus, il cui impatto è stato particolarmente pesante anche per molti colleghi, è importante e motivo di conforto sapere che un progetto così rappresentativo per la nostra città vedrà presto la luce».